R.Scognamiglio Velardi - "Il Mattino" di Padova

  La nuova generazione di chitarristi non circoscrive il proprio impegno all'esecuzione, ma lo trasferisce sul piano della "ricerca". Per gli allievi di Bruno Tonazzi un tale impegno fa parte quasi di una tenace etica professionale, tesa all'allargamento dell'orizzonte strumentale, in senso storico, ma anche in "divenire". Fabio Cascioli e Giulio Chiandetti, in perfetta sintonia d'intenti, come ricercatori e come interpreti, hanno unito le loro chitarre in un duo, dal repertorio e dalle qualità in continua espansione.

L'altra sera a Villa Geringer Hanno aperto un ventaglio interpretativo di ammirevole ampiezza e perfezione, a conferma di una musicalità in grado di soddisfare le esigenze delle più prestigiose sedi concertistiche.

(...) Ma l'appassionata investigazione di Cascioli e Chiandetti si è spinta fino a configurare un inedito prifilo contemporaneo: quello di Giulio Viozzi, cui era dedicata la seconda parte del concerto.

G.Gori - "Il Piccolo" di Trieste

 ...Questi due musicisti hanno dimostrato di aver già raggiunto un "buon accordo" esecutivo. Raramente si sono sentite intenzioni diverse e spesso si sono apprezzate sfumature coloristiche raffinate. Cascioli e Chiandetti sono due personalità ( e non solo musicali ) diverse. Ciò non è stato un ostacolo: ognuno ha messo al servizio dell'altro le proprie qualità e ha mitigato qualche intemperanza sonora.

(...) I tre Preludio e Fuga sono tra le tante composizioni che Castelnuovo-Tedesco ha dedicato alla chitarra. (...) La musicalità del Duo ha trovato in questo autore un campo particolarmente fertile dove sono germogliate molte belle idee.

 ... Perchè Viozzi, fra i giovani ( moltissimi cresciuti alla sua scuola, da Fabio Nieder ai chitarristi Cascioli e Chiandetti ) trovava sempre lo spirito tonificante che dava un senso alla sua opera di Maestro.

G. Radole - GIULIO VIOZZI una vocazione musicale
(Atti dei Civici Musei di Storia e Arte di Trieste - Quaderno XIV )