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Il brano Schiarazula Marazula (Schiaràzzola Maràzzola) proviene dal repertorio di una setta eterodossa dai forti tratti giudeo-cristiana (i Benandanti, studiati dallo storico e antropologo Carlo Ginzburg: essi appunto andavano ai loro notturni rituali armati di "sciarazz" e "marazz", cioè di canna e finocchio): ciò pare confermare i legami della Chiesa d'Aquileia con quella di Alessandria d'Egitto, nel nome del comune evangelizzatore, san Marco. La tradizione marciana alessandrino-aquileiese aveva nella danza sacra (fino all'estasi) uno dei propri tratti  più caratteristici e coinvolgenti.

The instrumental compositions by the chapel-master Giorgio Mainerio (1535-1582) from Aquileia are a precious evidence of the Renaissance song/dance. The piece Sciaràzzola Maràzzola is part of the repertory of the Benandanti, an heterodox sect strongly influenced by the jewish-Christian culture. The «schiarazz» and the «marazz» were respectively the reed and the fennel used by them during their night rites. This seems to confirm the connections between the Church of Aquileia and the Church of Alexandria in virtue of the common evangelizer, St. Mark. St. Mark's tradition in Aquileia and Alexandria had in the sacred dance one of the most typical features.

dalle note al programma da concerto della Schola Aquileiensis del Gruppo da camera "F. Candonio", direttore Gilberto Pressacco - Aquileia 1995.

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